il pranzo di Babette

il pranzo di Babette

giovedì 23 settembre 2010

Truffaut F.: Il Cinema secondo Hitchcock


• Il regista come lo chef, sta in un mondo a parte, essi vivono e lavorano distanti dal resto degli uomini per offrire loro qualcosa che divertirà, allieterà, proprio quegli uomini che conducono la propria vita non sapendo (ma sperando) che ci sia qualcuno che gli sta preparando un “giocattolo”, qualcosa “da gustare”, con gli occhi o con le papille gustative.

giovedì 16 settembre 2010

La finestra di fronte - torta agli agrumi -la ricetta del giovedì

Amo Ozpetek anche se la finestra di fronte scheda film, il film che ho deciso di citare oggi, non penso sia fra i suoi migliori, comprende però alcune incisività  e qualche spunto che me lo riporta piacevolmente alla mente. Non solo, Alessia una mia cara amica,  dopo aver visto il mio blog mi ha suggerito di provare a dare la ricetta di oggi che lei definisce deliziosa (vedete più avanti).

La storia narrata è quella di una giovane coppia in crisi, della loro routine e dell'incontro con un vecchio signore che ha perso la memoria, interpretato dal grande Massimo Girotti (vorrei rendergli omaggio in quanto scomparso da pochi anni, in questo film la sua ultima interpretazione).
La passione ed il sentimento nella vita della protagonista (Giovanna Mezzogiorno) irrompe quando inizia a spiare la finestra del palazzo di fronte dove vive Roul Bova, un giovane bancario con il quale intrapende una relazione e che l'aiuta a scoprire la storia del misterioso signore rivelatosi poi un ebreo che ha vissuto la persecuzione nazista a Roma e che di professione faceva il pasticcere, con grande successo.

Il signor Davide aiuta Giovanna nella riscoperta di se stessa delle sue aspirazioni e nel ritrovare la forza e la determinazione per perseguirle.
Anche in questo film è importante e significativo l'apporto della comunicazione visiva relativa al cibo e ai sentimenti che evoca nei protagonisti e nello spettatore.
Vi invito a provare la torta agli agrumi che Davide tramette in alcune sequenze del film a Giovanna con amore e con la speranza che lei realizzi il suo sogno di diventare anch'essa una pasticcera.
[tortaarancia.jpg]
Torta agli agrumi da comfort food
Ingredienti :
. 260 gr. farina 00
. 6 mandaranci (circa 270 gr. fra succo e polpa)
. buccia di un limone biologico
. 2 uova
. 1 cucchiaio di miele di arancio
. 150 gr. zucchero semolato
. 80 gr. olio di semi di mais
. 70 gr. scorza arancia candita
. 1/2 bustina di lievito per dolci
. 1 pizzico di sale
. zucchero in granella

Montare a spuma le uova con lo zucchero, il miele, la scorza di limone grattugiata ed un pizzico di sale. Aggiungere a filo l'olio.

Setacciare la farina con il lievito ed aggiungerla al composto a cucchiaiate, mescolando con una paletta di silicone ed alternando con il succo e la polpa dei mandaranci. Per ultimi, aggiungere i canditi, conservandone alcuni per la decorazione. Il composto deve risultare piuttosto fluido.

Imburrare ed infarinare uno stampo da cm. 24. Versare il composto e decorare la superficie con i canditi rimasti e lo zucchero in granella.
Cottura : fornetto Delonghi, ventilato, a 160°, partenza da freddo, per circa 35 minuti.

giovedì 9 settembre 2010

Il pranzo di Babette - la ricetta del giovedì - Savarin

Non a caso l'immagine copertina del mio blog è la locandina del pranzo di babette SCHEDA FILM, per me rappresenta la summa del connubio cinema/cibo. Questo film, premio oscar come miglior film straniero nel 1987, del regista Gabriel Axel  e tratto da un racconto di Karen Blixen, racconta di due anziane sorelle e della loro comunità che vive frugalmente una vita priva di piaceri. Le sorelle ospitano per anni a casa loro, Babette, una celebre cuoca francese, in fuga dal suo paese per essere stata accusata di essere communard.

Ambientato in Danimarca alla fine dell'800 il film rappresenta una metafora tra la capacità di amare e di donare nella vita e nell'arte (l'artista non è mai solo) in particolare l'arte di preparare il cibo TRAILER.  

Nella storia ad un certo punto Babette si trova a vincere una consistente somma di denaro ed invece di utilizzare questi soldi per se stessa, per tornare magari in Francia, decide di offrire un banchetto raffinatissimo a tutta la comunità. 
L'allestimento (stoviglie, tovaglie ecc.) e la qualità dei cibi è tale da consumare totalmente la piccola fortuna. La comunità gode del meraviglioso banchetto ma solo una persona è in grado di comprenderne il valore economico. E' un film di struggente malinconia, di poesia ed è un trionfo  di emozioni ed evocazioni che dalle immagini relative al cibo scaturiscono nei partecipanti al banchetto ed inevitabilmente negli spettatori.
Come ogni giovedì per chi volesse provare a cimentarsi segnalo una ricetta legata al film.

Menù:
  • Brodo di tartaruga
  • Blinis Dermidoff
  • Cailles in sarcofage
  • Insalata mista
  • Formaggi misti
  • Savarin
  • Frutta mista
  • Caffè con tartufi al rum
  • Friandises : pinolate, frollini, amaretti 
Vini
  • Amontillado bianco ambra
  • Champagne Vouve Cliquot 

 RICETTA DEL SAVARIN MONOPORZIONE DA da www.tigulliovino.it

Farina Manitoba 400
Latte 200
Burro 150
Lievito di birra 25
Zucchero cucchiai 1
Uova 4

- In una bastardella setacciare farina, sciogliere lievito nel latte e aggiungere la farina
- Sculacciando il composto, aggiungere le uova lavorando per 2-3 minuti
- Mettere sull'impasto i fiocchetti di burro e lasciare lievitare coperto
- Sgonfiare l'impasto con un pugno
- Lavorare di nuovo a mano per incorporare burro, sale, zucchero
- Riempire a 1\3 gli stampini imburrati e infarinati e fare lievitare
- Cuoce a 180°C per 30minuti
- Togliere dagli stampi e fare raffreddare per 8ore
- Lasciarli ammollo nella BAGNA per 3ore poi strizzarli
BAGNA ( grum )
Acqua 500
Zucchero 500
Vanillina
Rum aromatico
- Lucidare i savarin con gelatina di albicocche sciolta con 3cucchiai di rum
- Prima di servire bagnare ancora con rum aromatico puro
- Guarnire con panna e frutti di bosco

mercoledì 8 settembre 2010

Pranzo di ferragosto

In queste ore l'estate romana sta sfumando nel soffio caldo dello scirocco portando l'odore di salsedine in città. Torno dopo la pausa agostana, e approfitto, prima che il clima autunnale ci allontani definitivamente dall'estate piena, per parlare di un film che mi è tornato in mente, anche perchè piuttosto recente (è del 2008) SCHEDA DEL FILM, durante un passaggio a Roma tra una partenza e l'altra nei giorni vicini al ferragosto. 

Passeggiando tra le strade incredibilmente deserte di trastevere museo di roma in trasteverenei pressi di via della luce, immagini di trastevere (per i romani: la parte del quartiere lato destro andando verso il lungotevere dove ci sono pochi esercizi commerciali ) ho piacelvomente rivissuto l'atmosfera di questo film, il pranzo di ferragosto
Il bravo Gianni De Gregorio regista e attore infatti,  descrive in una Roma assolata e vuota la giornata di ferragosto che Gianni, il protagonista, maturo figlio unico in difficoltà finanziarie, si trova a vivere per una serie di accadimenti in compagnia oltre che della madre, anziana vedova e capricciosa  che accudisce amorevolmente, con altre tre vecchiette. 
Le anziane gli  vengono affidate temporaneamente in cambio dell'estinzione di debiti dall'amministratore del condominio e facendo leva sulla riconoscenza per le  numerose visite gratuite dal suo medico di famiglia TRAILER.

Gianni organizza così un pranzo di ferragosto che si trasforma per le anziane signore in una piacevole giornata e per gli spettatori in una occasione di risate per le divertenti gag ma anche di spunti di riflessione sulla solitudine degli anziani e della loro condizione di abbondono in alcune circostanze. Un piccolo grande film che parla anche di dignitosa indigenza nella quale in questi anni ci si può trovare a vivere e della creatività tutta italiana nel risolvere situazioni e problemi a cui la società non riesce a dare soluzioni. Grande rilievo inoltre alle anziane protagoniste che sono attrici non professioniste.

Se un giorno poi vi trovaste a dover organizzare, non programmato, un pranzo di ferragosto nel deserto di una città vuota, dopo aver visto il film sarete forse almeno un po' preparati e più aperti alla possibilità di aggiungere un posto a tavola.